Barriere architettoniche: la riunione di più unità abitative non esclude l’incentivo

Con l’articolo 1, commi da 28 a 43 della legge n. 234 del 30.12.2021 (c.d. Legge di Bilancio 2022), il legislatore ha previsto la periodica proroga dei “bonus edili”, ivi compresi il bonus mobili, il bonus verde ed il bonus facciate, introducendo alcune modifiche alle previgenti disposizioni, anche con riferimento al superbonus. Tra le modifiche apportate si segnala l’introduzione di un nuovo beneficio concesso specificamente per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, che consiste in una detrazione del 75% per le spese documentate sostenute dal 01.01.2022 fino al 31.12.2022 fruibile anche attraverso una delle opzioni di sconto o cessione del credito corripondente alla detrazione. Con riferimento ai massimali di spesa, qualora l’incentivo venga fruito al di fuori dell’applicazione del superbonus, il legislatore prevede un massimale da 30.000 a 50.000 euro a seconda della tipologia di immobile su cui insiste l’intervento. Con risposta ad interpello n. 461 del 21.09.2022 l’Agenzia delle Entrate ha trattato l’ipotesi di ampliamento e sostituzione porte, sistemazione dei pavimenti, ristrutturazione completa del bagno per consentire ad una contribuente invalida al 100% di fruire maggiormente dell’abitazione. Tali lavori prevedono inoltre la ristrutturazione ed il collegamento di due unità abitative poste nello stesso condominio e contigue: l’Agenzia delle Entrate, nel caso di specie, ha chiarito che la detrazione del 75% per l’eliminazione delle barriere architettoniche può essere fruita anche nella predetta ipotesi, fermo restando l’applicazione della detrazione del 50% per le diverse spese di ristrutturazione necessarie per il collegamento delle due unità abitative. Di seguito illustriamo i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate sull’argomento, ricordando che con il precedente interpello n. 444 del 06.07.2022 l’Amministrazione Finanziaria ha precisato che il bonus compete ai titolari di reddito di impresa per gli immobili posseduti o detenuti, a prescindere dalla loro qualificazione.