Lavoro irregolare e maxi sanzione: nuove sanzioni aggravate applicabili

Con l’articolo 29, comma 3, del DL n. 19 del 02.03.2024 il legislatore ha introdotto un (nuovo) incremento delle sanzioni sul lavoro irregolare, prevedendo un aumento generalizzato del 30% delle sanzioni individuate dall’articolo 3 del DL n. 12 del 22.02.2002 e del 20% per quanto riguarda gli importi dovuti per altre violazioni. Come noto, con l’articolo 1, comma 445 della legge n. 145 del 30.12.2018 (c.d. Legge di Bilancio 2019) il legislatore ha introdotto alcune modifiche alle sanzioni in materia lavoro, prevedendo un aumento generalizzato del 10-20% a decorrere dallo scorso 01.01.2019. Sono interessate dall’incremento, tra le altre, le violazioni previste per il lavoro in nero, in caso di esercizio non autorizzato dell’attività di somministrazione della manodopera e distacco illecito. Per effetto del nuovo intervento: i) sono aumentate del 30% le sanzioni previste per l’impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro; ii) vengono aumentate del 20% le sanzioni previste per la somministrazione irregolare di lavoratori; iii) vengono aumentate del 20% le sanzioni previste per il distacco irregolare dei lavoratori; iv) vengono aumentate del 20% le sanzioni previste in materia di durata massima dell’orario di lavoro e riposo. Ricordiamo che in caso di impiego di lavoratori irregolari minori, extracomunitari clandestini o soggetti beneficiari del reddito di inclusione o del supporto per la formazione è previsto un aumento delle sanzioni pari al 20% e non risulta possibile applicare gli importi nel minimo edittale mediante la procedura di diffida a regolarizzare prevista, invece, per le ipotesi ordinarie. Si ricorda che resta sempre valido il raddoppio delle maggiorazioni nel caso in cui, nei due anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.