1 ottobre 2013

Limitazioni all’utilizzo del denaro contante

Memory n. 395 del 01.10.2013 a cura di Mauro Muraca

L’Art. 49 del Decreto Legislativo 21 novembre 2007 n. 231 e successive modificazioni vieta, come noto, i trasferimenti di denaro contante, libretti di deposito e titoli al portatore, che eccedono un determinato importo. La disposizione in commento è stata oggetto di modifiche ad opera del DL 6.12.2011 n. 201, c.d. “manovra Monti”, che ha ridotto, a decorrere dal 6 dicembre 2011 (data di entrata in vigore della disposizione in commento), da un importo pari o superiore ad Euro 2.500,00 ad un importo pari o superiore ad Euro 1.000,00, il limite relativo all’utilizzo del denaro contante, all’emissione di assegni “trasferibili” (o “liberi”) e al saldo dei libretti di deposito al portatore: a decorrere dalla predetta data, non è più possibile effettuare pagamenti in contanti tra soggetti diversi (in un’unica soluzione) di importo pari o superiore a € 1.000. La limitazione in commento riguarda complessivamente il valore oggetto di trasferimento e trova applicazione, anche, per le operazioni frazionate, ovvero per quei pagamenti inferiori a detto limite che appaiono artificiosamente frazionati. Con particolare riferimento alle modalità operative della predetta disposizione, il MEF (Risposte Min. Economia e Finanze 4.2.2013) ha fornito, tra le altre, le seguenti precisazioni: i) le disposizioni di cui agli artt. 49 e segg. del dlgs 231/07 hanno validità entro il territorio nazionale e, quindi, nessuna sanzione può essere applicabile se la transazione avviene su territorio estero; ii) le comunicazioni di irregolarità da parte dei destinatari degli obblighi antiriciclaggio dovranno essere inoltrate esclusivamente alla competenti ragionerie territoriali, le quali provvederanno a trasmettere le comunicazioni stesse alla Guardia di finanza; iii) non è ammissibile il pagamento di un salario in contanti in diverse tranche, ciascuna di ammontare inferiore al predetto limite ma che considerate complessivamente eccedono l’importo di € 1.000.
Categorie:Antiriciclaggio
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