Il “going concern” nei bilanci 2023

L’accertamento della prospettiva della continuità, richiesto dall’art. 2423-bis c. 1, n. 1, c.c., riguarda tutte le imprese e coinvolge più specificatamente le società obbligate al deposito del bilancio, a prescindere dalle sue dimensioni. Tale accertamento è prospettico, considerando che la continuità si valuta con riferimento ai 12 mesi successivi alla data di bilancio. Il luogo deputato per fornire tale rappresentazione è costituito dal punto 1 della nota integrativa, in particolare laddove la norma richiede l’indicazione dei criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio. La valutazione della continuità richiede strumenti adeguati, quali il budget e la predisposizione di adeguati indicatori volti verso il futuro. Contestualmente, analoghi obiettivi e strumenti similari sono necessari per le imprese al fine di soddisfare le esigenze delle banche, potendo così ricevere i finanziamenti necessari per il prosieguo dell’attività aziendale e per valutare la sussistenza di sintomi di crisi, in base alle disposizioni contenute nel codice della crisi. Una valutazione attendibile, di carattere forward looking, può derivare solo dalla corretta predisposizione degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, di cui agli artt. 2086 e 2475 c. 1 c.c.