Le cause di esclusione per gli studi di settore 2016: novità e conferme

L’art. 10, co. 4, della L. 8.5.1998, n. 146, stabilendo le fattispecie per le quali gli studi di settore non possono essere utilizzati quale strumento di accertamento, definisce, in modo indiretto, le cause di esclusione dall’applicazione degli studi di settore. Altre cause di esclusione dagli studi di settore sono previste da talune disposizioni di legge, oppure sono indicate nel contesto di alcuni documenti di prassi dell’Agenzia delle Entrate. Con riguardo agli studi di settore 2016 si segnala: i) la sostituzione della causa di esclusione relativa all’inutilizzabilità in sede di accertamento delle risultanze degli studi di settore identificata con il codice “12”, con i nuovi codici da “12” a “15”; ii) l’integrazione delle ipotesi di esclusione dall’applicazione degli studi di settore in merito al “periodo di non normale svolgimento dell’attività” per i soggetti colpiti da eventi sismici. Tali fattispecie vanno evidenziate nell’apposita casella presente a rigo RF1 / RG1 / RE1 del modello REDDITI 2017 riportando uno degli specifici codici, che nel prosieguo verranno meglio evidenziati. Si rammenta che il sistema degli studi di settore è destinato a venir meno per effetto dell'art. 7-bis del DL 193/2016, il quale ha disposto: i) la sostituzione degli studi di settore con appositi indici sintetici di affidabilità fiscale, a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31.12.2017 (Modello Redditi 2018); ii) la contestuale eliminazione delle disposizioni che prevedono l'utilizzo degli studi di settore ai fini dell'accertamento. Tuttavia, fino all'emanazione del DM di approvazione degli indici, le norme sull'accertamento in base a studi di settore e parametri contabili devono ritenersi ancora operative.