25 gennaio 2018
Legge di Bilancio 2018: studi di settore e ISA
Daily news n. 14 del 25.01.2018 a cura di Fabio Carrirolo
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Gli studi di settore, come è noto, consistono in strumenti presuntivi di ricostruzione dei ricavi delle imprese fondati su un algoritmo di calcolo, e sono stati ampiamente utilizzati dall’amministrazione finanziaria sia nella programmazione dei controlli, sia negli accertamenti di tipo analitico-induttivo (art. 39, primo comma, lett. d), D.P.R. 600/1973; artt. 54 e 55 D.P.R. n. 633/1972). Il superamento degli studi di settore in favore di un nuovo sistema volto alla “emersione spontanea” delle basi imponibili è previsto dall’art. 9-bis del D.L. 24.4.2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla L. 21.6.2017, n. 96. Si tratta degli indici di affidabilità fiscale (ISA), da mettere a punto anno per anno con riferimento a particolari categorie, in modo analogo a quanto fin qui avvenuto per gli “studi” ma con finalità più persuasiva che punitiva. La legge di bilancio 2018 – art. 1, comma 931, legge 27.12.2017, n. 205 – ha stabilito che, “al fine di assicurare a tutti i contribuenti un trattamento fiscale uniforme e di semplificare gli adempimenti dei contribuenti e degli intermediari, gli indici sintetici di affidabilità fiscale (…), si applicano a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018”. Per il periodo d’imposta 2017 (modello Redditi 2018) continueranno quindi ad applicarsi gli studi di settore, mentre per la prima applicazione degli ISA si dovrà ancora attendere un anno.
Categorie:ISA – Studi di Settore
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