Criteri per la concessione della CIGO per temperature elevate

Gentile cliente, con la presente desideriamo informarLa che con messaggio 20.7.2023 n. 2729, l'INPS ha ricordato che nei casi in cui la temperatura nei luoghi di lavoro superi i 35° centigradi è possibile richiedere l'intervento della Cassa integrazione guadagni ordinaria con la causale "eventi meteo". Con l'occasione è stato altresì precisato che l'accesso al trattamento di integrazione salariale è possibile anche con temperature inferiori, soprattutto se si fa riferimento alla c.d. temperatura "percepita", più elevata a causa del tasso di umidità o se le attività lavorative si svolgono in luoghi non protetti dal sole oppure al chiuso, in ambienti privi di sistemi di ventilazione o raffreddamento per circostanze imprevedibili e non imputabili al datore di lavoro. Inoltre, la CIGO può essere riconosciuta, indipendentemente dalle temperature rilevate, in tutti i casi in cui il responsabile della sicurezza in azienda disponga la sospensione delle lavorazioni per la possibile presenza di rischi o pericoli per la salute dei lavoratori, anche riferiti a temperature eccessive. Si ricorda che, a seguito del riordino operato dalla L. 234/2021, il ricorso all'ammortizzatore sociale per "eventi meteo" è ammesso anche con riferimento ai datori di lavoro tutelati dal Fondo di integrazione salariale (FIS) e dai Fondi di solidarietà bilaterali. Per quanto concerne alcuni aspetti procedurali e operativi, è stato precisato (messaggio n. 2999/2022) che il datore di lavoro, nella domanda di CIGO e nella relazione tecnica, è tenuto a: i) indicare le giornate di sospensione o di riduzione dell'attività lavorativa: ii) specificare il tipo di lavorazione in atto nelle giornate medesime; iii) illustrare le cause riconducibili all'eccessivo calore che hanno determinato la sospensione o la riduzione dell'attività.