In chiaro il regime IVA delle prestazioni rese dalle strutture sanitarie non convenzionate

Gentile cliente, con la presente desideriamo informarLa che l’Agenzia delle Entrate (Circolare n. 20 del 7.7.2023) ha esaminato l'ampliamento del regime di esenzione IVA ex art. 10 co. 1 n. 18 del DPR 633/72, previsto dal DL 73/2022 convertito, per le prestazioni sanitarie. Il regime è stato esteso anche al caso in cui "la prestazione sanitaria costituisca una componente di una prestazione di ricovero e cura resa alla persona ricoverata da un soggetto diverso" da quelli di cui al citato n. 18 (ossia, ad esempio, cliniche e case di cura convenzionate). In tal caso il regime di esenzione si applica "quando tale soggetto a sua volta acquisti la suddetta prestazione sanitaria presso un terzo" e l'acquisto fruisca dell'esenzione. L'Agenzia delle Entrate precisa che, qualora un professionista esegua una prestazione sanitaria a beneficio di un soggetto ricoverato presso una casa di cura non convenzionata ed emetta fattura nei confronti di tale struttura in regime di esenzione, la suddetta casa di cura applica il regime di esenzione, nei confronti del soggetto ricoverato, per la prestazione resa "fino a concorrenza del corrispettivo dovuto alla struttura stessa al professionista". Inoltre, il DL 73/2022 ha modificato l'aliquota del 10% di cui al n. 120 della Tabella A, parte III, allegata al DPR 633/72, includendo anche le prestazioni di alloggio rese agli accompagnatori delle persone ricoverate, nonché le prestazioni di maggiore comfort alberghiero rese alle persone ricoverate.