Accesso al regime dei minimi anche prima della proroga: istruzione operative dell’Agenzia delle Entrate

Con la risoluzione 23.7.2015 n. 67, l'Agenzia delle Entrate ha affermato che coloro che intraprendono un'attività di impresa, arte e professione nel corso del 2015 e, avendone i requisiti, intendono avvalersi del regime di vantaggio, laddove non abbiano manifestato la scelta per detto regime nel modello di inizio attività, possono comunque avvalersene: i) dandone comunicazione, secondo le regole ordinarie, nella dichiarazione dei redditi relativa all'anno d'imposta 2015 (da presentarsi nel 2016); ii) allegando il modello relativo alle opzioni predisposto per la dichiarazione IVA (quadro VO). Tale facoltà è riconosciuta anche a coloro che hanno iniziato la nuova attività prima dell'entrata in vigore dell'art. 10 co. 12-undecies del DL 192/2014, con cui è stata disposta la proroga del regime di vantaggio per il 2015, e che, quindi, nelle more della predetta proroga, hanno applicato il regime ordinario. Funzionale all'esercizio dell'opzione è la regolarizzazione dei documenti emessi con addebito dell'IVA nel periodo di applicazione del diverso regime, da effettuare, secondo quanto indicato dall'Agenzia: i) entro trenta giorni dalla pubblicazione della risoluzione n. 67/2015, ossia entro il 22.8.2015, ii) oppure entro la prima liquidazione IVA successiva, se la stessa scade dopo il predetto termine. Da un punto di vista operativo, ai sensi degli artt. 26 co. 3 e 4 e 21 co. 4 del DPR 633/72, è possibile, per le fatture attive, emettere una nota di variazione (da conservare, ma senza obbligo di registrazione ai fini IVA) per correggere l'attribuzione dell'imposta in rivalsa al cessionario o committente che, a sua volta, è tenuto a registrare la nota di variazione, salvo il suo diritto alla restituzione dell'importo pagato al cedente o prestatore a titolo di rivalsa. Rispetto alle fatture passive, occorre effettuare la variazione in aumento dell'imposta sugli acquisti detratta nel primo trimestre.