17 febbraio 2012

Le stock option nella normativa vigente

Daily news N. 48 del 17.02.2012 a cura di Fabio Carrirolo

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La partecipazione diretta del lavoratore – e in particolare del dirigente - ai risultati dell’impresa può essere garantita attraverso le c.d. «stock option»: tale termine anglosassone designa i contratti di opzione sui singoli titoli azionari che concedono ai sottoscrittori il diritto di acquistare, entro un tempo prestabilito e ad un prezzo prefissato, le azioni stesse; il vantaggio per l'acquirente è riconducibile alla possibilità di scegliere, senza variazioni di prezzo, il momento in cui esercitare l'opzione, valutando quando è più conveniente acquistare i titoli in relazione alle loro oscillazioni di valore in borsa. In cambio del diritto di opzione non vi è la corresponsione di un prezzo da parte del dipendente, ma lo svolgimento di attività lavorativa presso la società per un certo numero di anni: solo a quel punto l'opzione potrà essere esercitata. La normativa tributaria di riferimento, ai fini delle imposte sui redditi, è stata oggetto di rilevanti modifiche negli ultimi anni, per effetto delle quali, in sostanza, è stato superato il previgente regime agevolativo (sicché le stock option sono ora trattate come redditi di lavoro dipendente, ovvero plusvalenze, con riguardo al presupposto impositivo che viene in essere in caso di esercizio dell’opzione, ovvero di cessione della stock option stessa).
Categorie:Irpef  –  Redditi diversi  –  Varie
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