20 ottobre 2015

Ravvedimento operoso: istruzioni per l’uso

Daily news n. 194 del 20.10.2015 a cura della Redazione

Ravvedimento operoso: istruzioni per l’uso - Daily news n. 194 del 20.10.2015 a cura della Redazione€ 6,00

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L’ istituto del "ravvedimento operoso" - disciplinato nel contesto dell’art. 13 del DLgs. 472/97 - permette all'autore (e ai soggetti solidalmente obbligati) per omissioni o irregolarità, commesse nell'applicazione delle disposizioni tributarie, di rimediarvi spontaneamente, fruendo di rilevanti riduzioni delle sanzioni amministrative. Lo strumento del ravvedimento operoso: i) può essere utilizzato da tutti i contribuenti sia privati che soggetti con partita IVA, a prescindere dalla natura giuridica dell’azienda e della società; ii) permette di sanare gli errori e le omissioni commessi nell’applicazione di tutte le norme tributarie da quelle concernenti le imposte dirette a quelle concernenti le imposte indirette (IVA, registro, imposte ipotecarie e catastali, tasse di concessione governativa, ecc.), ivi compresi i tributi locali (ad esempio ICI e IMU, addizionali IRPEF); iii) non è utilizzabile per le violazioni relative ai contributi previdenziali come INPS (contributi gestione Separata, contributi COLF e bandanti, Artigiani, commercianti liberi professionisti, lavoratori dipendenti) e contributi INAIL. L‘istituto del ravvedimento operoso, oltre a riguardare gli omessi, insufficienti o tardivi versamenti dei tributi, risulta altresì applicabile per sanare: i) gli errori o le omissioni che incidono sulla determinazione della base imponibile e sulle ritenute alla fonte da operare in qualità di sostituto d’imposta; ii) la tardiva presentazione della dichiarazione annuale (redditi, IRAP, IVA e 770). Da ultimo, si ricorda che l’istituto del ravvedimento operoso è stato significativamente modificato dalla Legge di stabilità per il 2015 la quale, tra l’altro: i) ha previsto che il ravvedimento operoso non è più inibito dall'inizio di un controllo fiscale, ma solo dal momento in cui viene notificato al contribuente un atto impositivo; ii) ha introdotto nuovi limiti temporali entro cui il ravvedimento può avvenire, alcuni dei quali operanti solo per i tributi amministrati dall'Agenzia delle Entrate.
Categorie:Ravvedimento
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